La Russia


1.    Adamo ed Eva sono originari della Russia: infatti erano nudi, scalzi, dividevano una mela in due e credevano di stare in Paradiso.

2.    Perche' in Russia i carabinieri vanno a tre a tre? Perche' uno sa leggere, uno sa scrivere e il terzo controlla i due intellettuali.

3.    In Russia sta cambiando tutto: ho visto dei bambini che mangiavano i comunisti. (Gino & Michele)

4.    Tre carcerati in Russia. "Io sono qui perche' ero contro Gorbaciov". "E io perche' ero a favore. E tu?". "Io sono Gorbaciov!".

5.    Perche' a Mosca c'e' un negozio ogni 300 metri? Per impedire che le diverse code d'attesa si mischino tra loro.

6.    Tre russi al confino: "Io sono arrivato con 5 min di ritardo e mi hanno accusato di sabotaggio". "Io con 5 min di anticipo e mi hanno accusato di spionaggio". "Io sono arrivato puntuale e mi hanno accusato di aver comprato l'orologio in Occidente!".

7.    Un russo, dopo anni di risparmi, decide di comprare un'automobile.

Telefona al concessionario e chiede: "Se faccio subito la prenotazione fra quanto tempo avro' la macchina?". E il concessionario: "Se prenota subito l'avra' fra cinque anni...Uhm... Vediamo un po'... Dovrebbe essere un lunedi' in settembre...". "Ma sara' di mattina o di pomeriggio?" chiede il russo. "Mi scusi, ma cosa le importa se l'automobile sara' disponibile di mattina o di pomeriggio, fra cinque anni". E il russo: "E' perche' di mattina arrivera' l' idraulico!".

8.    Boris Eltsin telefona a Prodi : "Romano? Ciao, sono Boris. La nostra fabbrica nazionale di preservativi e' esplosa. I miei concittadini rischiano l'AIDS. Mi devi aiutare!". "Non ci sono problemi. Abbiamo la piu' grossa fabbrica europea di preservativi. Quanti te ne servono?". "Me ne servirebbero almeno un milione all'anno". "Nessun problema, Boris". "Mi potresti fare un altro favore?". "Ma, certo". "Li vorrei tutti rossi e delle dimensioni di 30 cm di lunghezza e 10 cm di diametro". "Nessun problema, Boris". Finita la telefonata Prodi telefona alla HATU e chiede del direttore di produzione: "Ho appena avuto una commissione da parte della Russia per un milione di preservativi. Ci sono problemi?". "Certo che no. Saranno pronti in pochi giorni". "Bene. La richiesta dei russi e' che devono essere rossi, di 30 cm di lunghezza e 10 di diametro. Ci sono problemi?". "Assolutamente nessun problema. Nient'altro?". "Beh, si'! Su ogni preservativo mettete la scritta: 'Made in Italy. Taglia media".

9.    Due amici si recano a Mosca per una gita. Durante il viaggio uno dei due esterna all'altro le proprie preoccupazioni derivanti dall'assoluta ignoranza della lingua russa; l'altro lo tranquillizza: "Non ti preoccupare; il russo e' uguale all'italiano; basta aggiungere in fondo asky e osky e non c'e' problema!!". Difatti la sera vanno al ristorante ed iniziano ad ordinare: "Allora: cavialosky per mesky e salmonesky per il mio amicosky". Il cameriere torna con piatto di caviale ed uno di salmone. "Hai visto che funziona!!" dice il tizio all'amico. "Camerierosky!! Scusisky: due piattosky di storionosky ed un vinosky biancoski!". E arriva lo storione ed il vino bianco. "Visto; che ti dicevo; non ci sono problemi con il russo". E continuano ad ordinare; alla fine:"Camerierosky!! Il contosky!". Il cameriere porta il conto e dice:" Ecco il conto! Paisa'! si nun ce stavo io col cazzo che mangiavate!!!".

10.    Un italiano va in vacanza con un tour organizzato in Russia, per visitare Mosca. Mentre passeggia gli scivola l'occhio dentro un tombino aperto, e vede un tizio magro magro, smunto, sofferente, che lavora a piu' non posso. Il viso non gli sembra nuovo, gli sembra di conoscerlo, si ferma, ci pensa un po', e gli viene il lampo " di genio". Si inchina e chiama: "Mario, Mario, ehi, Mario, ti ricordi di me?". Due occhi scavati lo guardano, la testa fa segno di no. "Ma come no, Mario, non ti ricordi, sono Toni, ti ricordi ad Auschwitz, nel '42?". Dal tombino: "Ehhh, bei tempi, quelli".

11.    Il capo di stato sovietico Michail Gorbaciov sta visitando le officine di uno dei piu' grandi produttori automobilistici inglesi. Si accorge che gli operai arrivano al lavoro addirittura con cinquanta minuti di ritardo e lo fa notare alla sua guida che gli dice: " Questo non e' niente. Smettono per il the alle dieci, poi si prendono altri trenta minuti per il pranzo e vanno a casa persino un'ora prima del tempo stabilito". Il capo di stato sovietico rimane molto sorpreso e osserva: "Questo non sarebbe permesso in Russia. I nostri operai iniziano puntualmente e lavorano dieci ore piene". "Non si riesce a farglielo fare qui, dice la guida scuotendo la testa, sono tutti sporchi comunisti!"

12.    Una commissione di banchieri e' in visita in Russia per decidere un finanziamento della Banca Mondiale. Ma purtroppo di ogni attivita' presa in esame le garanzie risultano inesistenti. "Insomma questa fabbrica di ascensori ha il 60 % degli impianti fermi... questa fabbrica di lavatrici ha uno scarto del 46% di prodotto... questa fabbrica di locomotive ha il 48% di mezzi fermi... non c'e' una fabbrica affidabile... Non possiamo dare il finanziamento. Ma c'e' una fabbrica in attivo?". Un giovane segretario del ministero prontamente risponde: "Si', la Targhensky Fabrick... ha un fatturato di 280 miliardi, lavora a 3 turni in 24 ore e ha ordini fino al 2010...!". "Finalmente... e cosa costruisce questa fabbrica?". "Cartelli... cartelli con scritto "NON FUNZIONA".

13.    In Russia c'e' una trasmissione radiofonica che e' seguita ogni giorno da milioni di ascoltatori: e' quella del prof. Gregoriev che risponde a domande sul sesso. Un giorno telefona una ragazzina di 15 anni che chiede un po' imbarazzata: "Presto mi sposero'. Come posso non macchiare le lenzuola la prima notte di nozze?". Il prof. Gregoriev risponde subito:

"Basta semplicemente procurarsi un po' di sapone". E la ragazzina: "Ma dove trovo del sapone?". Allora Gregoriev: "Senti, ragazzina, tu sai bene che questa trasmissione e' in diretta, e pertanto bisogna stare attenti a non andare troppo oltre... le vostre domande debbono rimanere entro la decenza!"

14.    Cosa fa un dormiglione a Mosca? Russa.

15.    In un paesino russo c'e' una festa locale e in mezzo ai russi c'e' anche una spia americana. I russi locali si mettono a cantare e la spia, per non destare sospetti, si mette anche lei a cantare i canti tradizionali russi con il vocione tipicamente russo. Tutti lo applaudono: "Bravo, bravo". La spia soddisfatta ritorna al bancone dove lo raggiunge un vecchio che gli dice sottovoce: "Tu hai cantato molto bene i nostri canti, ma... non sei un russo!". La spia fa finta di niente e si allontana. Intanto la festa prosegue con i balli. La spia pensa sia il caso di darsi da fare e si esibisce nei tradizionali balli locali. Alla fine, come prima, tutti lo applaudono e torna al bancone, dove il vecchio di prima gli dice: "Hai ballato veramente bene i nostri balli, ma... non sei russo!". La spia comincia a temere di essere scoperto e approfitta della gara di vodka per confondersi meglio. Dopo trenta vodke e' ancora lucido, mentre molti locali sono a terra ubriachi. Barcollando leggermente va al bancone, dove lo raggiunge il solito vecchio: "Tu tieni molto bene la vodka, come un vero russo, ma... non sei russo!". La spia ora si e' stufata e rivolgendosi al vecchio: "Va bene, hai ragione, io sono americano, ma come hai fatto a scoprirmi?". Il vecchio lo guarda un po' ironico e poi, mettendogli una mano sulla spalla: "Vedi, e' che sei... negro!".

16.    Come facciamo a fidarci della perestroika? Quando successe il disastro di Cernobil i russi dissero che era scoppiata la ceffettiera di Gorbaciov. Quella da 12. (Beppe Grillo).

17.    Noi facciamo finta di lavorare e loro fan finta di pagarci. (Un operaio sovietico)

18.    Allo studio ovale entra un consigliere di Clinton che deve riferire sulla grave crisi economica in Russia: "Presidente, la Russia e' in ginocchio!!!". E Clinton, distratto: "Ditele che arrivo subito!"

19.    Anni della guerra fredda. Un Americano che soggiorna a Mosca per affari alloggia all'hotel Moska. Una sera, un po' annoiato, scende al bar e tenta di iniziare una conversazione con il barman. Dopo i primi bicchierini l'Americano inizia a parlare di liberta'. "Il mio paese e' veramente la patria della liberta'. Una volta passeggiavo per Langley in Virginia, e non trovando dei bagni pubblici ho pisciato contro un muro, e non era un muro qualsiasi... era il muro della sede centrale della CIA!". Il Russo replica:

"Ma anche qui da noi c'e' la stessa liberta'. Un giorno qui a Mosca, vicino a piazza Lubyanka, dovevo fare un bisogno grosso urgente e non essendoci dei bagni pubblici l'ho fatto contro un muro e non era un muro qualsiasi... era il muro della sede centrale del KGB!". "E non ti e' successo nulla?" si meraviglia l'Americano. "Certo", risponde l'altro, "nessuno mi ha visto: non avevo abbassato i miei pantaloni..."

20.    A Mosca viene arrestato dalla polizia un ubriacone che urla ai poliziotti di lasciarlo stare. "Voi non sapete chi sono io!!! Io sono il responsabile di tutti i depositi alimentari di Mosca". I poliziotti lo portano in guardina e perquisendolo trovano il numero di telefono di casa sua. Di fronte all'ubriacone che ripete di essere il responsabile di tutti i depositi alimentari di Mosca, decidono di verificare se quello che dice e' vero e telefonano alla moglie: "Signora, abbiamo qui suo martito, ubriaco. Ma e' vero che lui e' il responsabile di tutti i depositi alimentari di Mosca?". E la moglie: "No, mio marito e' accademico delle scienze, ma quando e' ubriaco si crede un Padreterno..."

21.    Unione Sovietica, anni '80. Un rappresentante dello Stato si reca nelle campagne a parlare con un contadino: "Allora, dimmi, compagno Boris, come č andato quest'anno il raccolto del grano?". E Boris: "E' stata un'annata veramente straordinaria, compagno. Ne abbiamo raccolto un mucchio cosė alto che arriva quasi fino al Padre Eterno". "Ma, compagno Boris, che dici ?!?! Sai bene anche tu che il Padre Eterno non esiste !!". "Appunto, compagno, appunto..."

22.    URSS Anni 50. Il segretario del PCUS viene in visita a Roma ed e' atteso a casa del segretario del PCI. Quest'ultimo ha un pappagallo che canta canzoni fasciste. Quando arriva il comunista sovietico, chiude il pappagallo in frigo. Viene ora di pranzo e il segretario del PCI invita il russo al ristorante: "No, compagno, sono cose da capitalisti. Mangiamo a casa, quello che troviamo in frigo". E apre il frigo da cui esce il pappagallo che canta Bandiera Rossa: "Lo vedi, compagno? Un po' di Siberia fa bene a tutti!".

23.    Perche' in Unione Sovietica i cessi avevano le porte di vetro? Per vedere lo sforzo del popolo nel momento del bisogno.

24.    La Russia ha chiesto 50000 pentium per superare il duro inverno

25.    Cosa accadde quando ci fu il famoso black out nella capitale Russa? Organizzarono la piu' colossale partita a Mosca Cieca della storia.

26.    Pucci e il Brambilla si ritrovano dopo le vacanze al bar: "Ue', Brambilla, come stai?". "Molto bene, sai sono stato negli Stati Uniti a Washington. Ho visto la macchina di Clinton e c'ho cagato sopra". Pucci: "E non ti hanno arrestato?". "No". Pucci: "Pero'! Io invece sono stato a Mosca". "Beh che c'e' a Mosca ?". Pucci: "Sono stato nella Piazza Rossa e c' ho cagato al centro davanti a tutte le guardie". "E non t' hanno fatto niente?". Pucci: "No". E il Brambilla: "Molto strano! Sai Pucci, io ho si cagato sopra la macchina di Clinton, pero' era dallo sfasciacarrozze". Pucci: "Ah, mi pareva, beh se devo essere sincero anch' io ho si' cagato nella Piazza Rossa davanti a tutte le guardie, pero' senza abbassare i pantaloni !"

27.    Stalin era terribile. Resse l'Unione Sovietica per trent'anni fondando tutto il suo potere sul terrore. A Mosca, per anni e anni a governare fu la paura. Quando alla fine Stalin mori', ci vollero giorni prima che qualcuno trovasse il coraggio di andarglielo a dire. (Gino & Michele)

28.    Nel 1985 Gorbaciov decreto' il proibizionismo e i negozi di alcolici aprivano a caso durante la settimana per vendere qualche bottiglia e poi richiudere fino alla prossima consegna. I russi, che da sempre considerano la vodka un fluido vitale, facevano comunque la fila davanti al negozio anche se chiuso per essere i primi nela caso aprisse. Immaginate a Mosca una bella fila di 70 - 100 persone in preda a crisi di astinenza alcolica che di tanto in tanto tira una sorsata da una boccetta di acqua di colonia. Nella fila, verso gli ultimi posti ad un certo punto un tizio sbotta con il vicino: "BASTA!! NON CE LA FACCIO PIU'!!! NON E' POSSIBILE CHE NOI RUSSI SIAMO SEMPRE TRATTATI COME DELLE BESTIE, NEANCHE UNA BOTTIGLIA DI VODKA CI DANNO PIU' OGGI, E TUTTO PER QUEL DISGRAZIATO CHE SE NE STA TRANQUILLO AL CREMLINO A FARSI I SUOI PORCI COMODI!!!". E l'altro: "E cosa ci vuoi fare?". E il primo tizio: "ORA VADO LI' E LO AMMAZZO!!!!". Piglia e lascia la coda avviandosi di buon passo verso la Piazza Rossa. Passa mezzora... un'ora... due ore ed il secondo tizio vede che il primo ritorna un po' meno gasato ma sempre bello in tiro: "Allora come e' andata? Lo hai fatto fuori? o hai deciso di perdonarlo?". E lui: "No, e' che vedi, la fila li' era molto piu' lunga di qui".

29.    Una mattina Stalin si sveglia, si alza e si affaccia alla finestra della sua camera. Fa un bel respiro profondo e guarda il sole e dice: "Ah! Compagno Sole, č una dura lotta contro il capitalismo, ma ce la faremo". E il Sole gli risponde: "Certamente, Compagno Stalin". "Ma come, il sole mi ha parlato, anche lui č con noi! Vinceremo certamente". Contento va al suo studio e lavora sodo fino a mezzogiorno. A quell'ora si affaccia alla finestra e dice: "Compagno Sole, una dura giornata di lavoro contro il capitalismo č stata svolta giā per metā ormai!". E il Sole: "Si', Compagno Stalin. Ma ce n'č ancora un'altra metā da affrontare!". "Hai ragione, compagno Sole. Ma se anche tu, il radioso sole dell' avvenire sei con noi non possiamo perdere!". E' sera, il sole č al tramonto. Stalin si affaccia nuovamente alla finestra e dice: "Compagno Sole, una dura giornata di lavoro contro il capitalismo č ormai finita! Possiamo ritenerci soddisfatti!". ... silenzio ... Stalin: "Compagno Sole!?, compagno Sole?". E il Sole: (facendo il classico gesto con in braccio): "Ah ah, compagno Stalin, ormai sono in occidente!".

30.    Un russo chiede ad un polacco: "Secondo te, noi Russi sono amici o fratelli dei Polacchi?". E il Polacco: "Fratelli!". Il Russo allora: "Ahhh! Mi hai riempito il cuore di gioia, sono orgoglioso, ma dimmi perchč?". E il Polacco: "Beh! Gli amici uno se li sceglie!".

31.    Cos'e' un quartetto di archi russo? Quello che rimane della Grande Orchestra Filarmonica dopo una tournče in occidente.