Ricchezza & Povertà


1. Una coppia di sposi e' molto povera, ma si vogliono molto bene. Tornando
a casa dopo aver cercato invano lavoro il marito trova la moglie nuda sul
termosifone: "Cosa stai facendo li'?". "Sto scaldando la cena per stasera!".

2. Una bella e giovane fanciulla veneta e' seduta sul sedile dell'auto del
ricco industriale veneto: "Se tu mi amassi...". E lui: "Ma no che non ti
ammasso...!".

3. In banca un tizio sporco e straccione dice alla signorina  allo
sportello: "Voglio aprire un cazzo di conto corrente in questa merda di
banca!". La cassiera: "Prego? Credo di non aver capito". "Ehi stronza, non
mi rompere i coglioni. Voglio aprire un conto in questo istituto del
cazzo". La signorina, turbata ma gentile, risponde: "Attenda prego, le
chiamo il direttore". E questo rivolto al tizio: "Beh, mi dica...puo'
parlare con me".  "Che palle...Voglio depositare 3 miliardi in questa
stronza banca!". Il direttore indicando la signorina: "Ha problemi con 'sta
puttana?".

4. Colmo per un miliardario: esprimersi in parole povere.

5. Se solo Dio volesse darmi un segno che esiste; ad es. depositando una
grossa somma di denaro sul mio conto in banca! (Woody Allen).

6. "Caro, preferisci  le donne ricche o intelligenti?" . "Nessuna delle
due, cara, preferisco cosi' come sei!"

7. Con uno stipendio da fame si possono nutrire dei dubbi?

8. Un gay ricco e' un eccentrico; un gay povero e' un finocchio.

9. Un'intervista a Rockefeller (o ad Agnelli): "Come ha fatto a diventare
cosi' ricco?".  "Beh, quando avevo 9 anni trovai per terra 10 Cents. Con
quei soldini comprai una mela. Invece di mangiarla la pulii ben benino e la
vendetti per 20 cents. Con quei venti cents ne comprai 2, le pulii e le
rivendetti per 40 cents".  "E poi?".  "Poi ricevetti notizia che mio nonno
era morto e mi aveva lasciato un milione di dollari!".

10. Se la merda valesse i poveri non avrebbero il culo.

11. Un tizio si presenta ad una commessa della Standa dicendo: "Vorrei fare
un regalo da donare alla mia donna in occasione del suo onomastico... ". La
commessa gli propone: "Le consiglierei questi slippini tipo tanga: sono
molto sexy... ". Ma il tizio fa: "No, no, vorrei un regalo veramente
importante". La commessa insiste: Allora le consiglierei questo completino,
reggiseno e slip di pura seta... ". "Ma no, io vorrei fare un regalo
veramente importante. Io volevo comprare la Standa". La commessa rimane
alquanto sconcertata, ma dopo un attimo di incertezza, pensando che il
tizio sia un po' giu' di testa, prende il telefono e chiama il
megadirettore: "C'e' un signore che vuole comprare la Standa per fare un
regalo alla sua donna". Il Direttore non ha dubbi: "Sicuramente e' matto.
Gli dica che ci vuole una somma astronomica". La commessa con un gran
sorriso si rivolge al tizio e gli dice: "Bene, signore. Ha detto il
Direttore Generale che la vendita si puo' fare. Sono 50.000 miliardi". Il
tizio allora estrae il suo cellulare, fa un numero e poi dice: "Cara,
allora per il tuo regalo nessun problema, ma mi potresti fare un favore?
Nell'armadio dello sgabuzzino ci sono due valigie, una grande e una
piccola. Ti dispiacerebbe portarmi la piccola?".

12. L'oste povero versava in condizioni misere.

13. Quando Agnelli andava a scuola, la maestra dette un tema sulle famiglie
povere. Ecco lo svolgimento del piccolo Gianni: "Anche se la mia famiglia
non e' poveva, pevo' ho conosciuto divevse famiglie poveve. Ma la piu'
poveva di tutte eva una famiglia davvevo povevissima. Infatti il padve eva
povevo, la madve eva poveva, i figli evano tutti povevi, l'autista eva
povevo, il giavdinieve eva povevo, il cuoco eva povevo, lo stallieve eva
povevo, il maggiovdomo eva povevo ... ".

14. Il povero cordiale tira a ... Campari.

15. La mia famiglia era cosi' povera che a Natale mio padre usciva di casa
e sparava un colpo di pistola;  poi rientrava dicendo: Babbo Natale si e'
suicidato.

16. Un barbone ad un altro: "Ieri ho mangiato un tacchino!". "E dove l'hai
trovato?". "In una scarpina!".

17. Eravamo poveri. Se non fossi stato...  un maschietto, non avrei avuto
niente con cui giocare.

18. Qual e' l'orchestra piu' povera? Quella senza una lira!

19. Eravamo talmente poveri che ci iscrivemmo direttamente alla seconda,
perche' non ci potevamo permettere la prima classe!

20. Era cosi' povero che invece di regalare ai suoi bambini gli yo-yo
regalava solo yo (Manin Kauffman).

21. Era cosi' povero che l'arcobaleno lo vedeva in bianco e nero (Silvio
Orlando).

22. Era cosi' povero che in spiaggia faceva invece che castelli di sabbia
case popolari di sabbia.

23. Un ricco e un povero alla mattina si pongono la stessa domanda: "Cosa
mangero' oggi?".

24. Un ufficiale povero? Nullatenente.

25. Era cosi' povera che quando si mangiava le unghie apparecchiava la tavola.

26. Un uomo molto religioso vive di stenti in un piccolo appartamento di
periferia. Va in chiesa tutti i giorni, recita preghiere, vespri, rosari,
ecc. Nello stesso palazzo abita un arrogante giovanotto, ricchissimo, che
non lavora, abita in un grande appartamento lussuoso, belle donne, auto,
feste e baldoria a tutte le ore, soldi a palate. Per un po` di giorni il
signore religioso fa finta di niente e vede il suo vicino che rientra
tardi, che fa la bella vita. Un giorno non ne puo` piu` e in una sua
preghiera dice: "Dimmi un po`, Signore. Io ti sono sempre devoto, vengo in
chiesa, prego sempre, ma vivo nei debiti, negli stenti e nella poverta`.
Quello la` invece non va mai in Chiesa, bestemmia e pecca a piu` non posso,
eppure e` sempre ricchissimo e vive negli agi. Perche`? Perche`?
Rispondimi: Perche'?". Ad un certo punto si sente una voce dal cielo: "E'
perche' lui non mi rompe mai le palle!".

27. Il Papa porta ai bambini somali giocattoli in dono. Qualcuno gli fa
notare: "Eminenza, guardi che i bambini non mangiano". "Non mangiano!?,
allora niente giocattoli".

28. Carlo e' fermo al semaforo sulla sua scassata 500. Si affianca un bel
Porsche e il tizio al volante gli suona. Carlo si gira: "Uela! Luigi! non
ti vedo da un sacco di tempo...che bella macchina?? Come hai fatto??". "Non
dirlo a nessuno, e' il mio segreto,  se giuri di non fregarmi l'idea, te la
confido". "Uela Luigi, siamo amici d'infanzia...dimmi tutto !!". E allora
Luigi gli bisbiglia: "Ho fatto i soldi... ho fatto una crema che si spalma
sul cazzo e sa di banana... ne vendo delle tonnellate...  ma tu non
fregarmi il brevetto !". Carlo promette e se ne va. Dopo un mese Luigi e'
fermo al semaforo con la sua Porsche, si affianca un Ferrarino, gli suona:
"Uela! ma e' il Carletto! ma come hai fatto... un  Ferrarino!? come ci sei
riuscito ?!". " Non dirlo a nessuno... e' il mio segreto... ho inventato
una cremina che la spalmi su una banana e sa di cazzo !".

29. Robin Hood rubava ai ricchi per dare ai poveri; poi rubava ai poveri
per dare ai ricchi; infine  rubava ai Ricchi e Poveri per dare ai Matia Bazar.

30. Perche' a Mosca c'e' un negozio ogni 300 metri? Per impedire che le
diverse code d'attesa si mischino tra loro.

31. Gianni Agnelli sta andando al lavoro nella sua Ferrari Testarossa
quando si vede superare da una Ferrari F40 ed e' stupito quando dalla
stessa, nel parcheggio della fabbrica, vede scendere un operaio. Lo fa
subito chiamare nel suo ufficio, e gli chiede di chiarire come faccia a
permettersi un tal lusso.  L'operaio risponde: "Io ho l'hobby di fare
scommesse, e le vinco sempre... per esempio quella macchina l'ho vinta
stamattina! E siccome lei non mi credera', sono disposto a fare subito una
scommessa, per la simbolica somma di 1000 lire, solo per dimostrarle che
vinco sempre". Agnelli accetta la scommessa, e l'operaio dice: "D'accordo.
Allora io scommetto che lei tra un mese sara' malato di emorroidi". Passa
il mese, e nell'ufficio di Agnelli si ritrovano l'operaio ed un medico.
Questi, indossato un guanto, verifica se sono uscite le emorroidi e
constata che non ci sono. L'operaio stupito dice che e' impossibile,
insiste, e alla fine ottiene di poter controllare con le sue mani. Infila
un guanto, e controlla accuratamente e poi, rassegnato, consegna le 1000
lire ad Agnelli che gli fa: "Visto che non vinci tutte le scommesse?".
"Mille lire le avro' pure perse, ma non puoi immaginare quanti soldi ho
vinto scommettendo che ti avrei infilato un dito nel culo!"

32. Un tizio in Ferrari sbatte contro un muro: "Oddio il Ferrari". Un
signore li' vicino che ha assistito all'incidente: "Ma guardi che le manca
un braccio!". Il tizio: "Oddio il Rolex!".

33. Uno straccione e' convocato all'ufficio tasse. All'ingresso incontra un
signore che sta uscendo tutto disperato: "Mi hanno tolto tutto! Non ho piu'
nulla!". Lo straccione entra tranquillo pensando che tanto, non possedendo
nulla,  non gli possono togliere nulla. Poco dopo esce dall'ufficio nudo
con due cerotti, uno sul sedere e uno sugli occhi gridando: "Mi hanno tolto
il gas e la luce! ".

34. Qual e' la differenza fra uno svizzero ricco e uno povero?  Lo svizzero
povero deve lavarsi la Mercedes da solo !

35. Gli Stati Uniti sono l’unico paese in cui un povero bambino negro puo'
diventare una ricca donna bianca (riferita a Michael Jackson).

36. Sono nato in una famiglia povera. Mia mamma ha dato alla luce pochi
figli. La maggior parte li ha dati al buio.

37. Un modesto operaio si innamora della figlia unica di un industriale e
quindi si presenta dal padre per chiederla in sposa. Quando il padre gli
chiede che lavoro faccia il giovanotto risponde: "Sono operaio". E il
padre: "Bene io sono un democratico e il fatto che lei sia operaio e io
industriale non fa differenza, ma vede mia figlia e' abituata a un certo
tenore di vita, e io non ammetterei che mia figlia passasse a una vita
piuttosto modesta. Lei cosa guadagna al mese?". "Circa un milione e mezzo".
"Ma giovanotto cosa vuol sposare mia figlia con quello stipendio! Ma ha
idea di cosa mi fa spendere con tutti i suoi vizi? Un milione e mezzo mia
figlia lo spende in un mese solo in carta igienica! Guardi io non ce l'ho
con lei anzi mi e' simpatico, se riuscira' a farsi una posizione le
prometto che acconsetiro' alle nozze tra lei e mia figlia". Il poverino
esce dall'ufficio e incontra la sua sposa mancata che gli chiede: "Allora
cosa ha detto il mio papa'? Possiamo sposarci?". E il ragazzo: "Ma va via
cagona!!".

38. Un immigrato appena arrivato a Torino, vede una ciminiera enorme di una
fabbrica della Fiat. Ammirato la guarda per un po' e poi chiede al primo
passante: "Scusi ma cos'e'?". "E' l'uccello di Agnelli". "Ammazza! E i
coglioni?". "Quelli escono alle cinque...".

39. C'e' un bambino poverissimo che abita al limitare di una grandissima
tenuta di una famiglia ricchissima, d'inverno soffre il freddo, la fame,
vive di quel che puo'. Nella famiglia ricchissima invece c'e' un bambino
bello, paffutello e soprattutto che puo' fare quel che gli pare. Un giorno
s'incontrano e quello ricco decide di fare valere la sua superiorita' :
"Sai io ho una tenuta grandissima, servitori dappertutto e qualsiasi cosa
io voglia, anche da mangiare, me lo portano subito!". "Si', ma io ho una
cosa che tu non hai!". "Io tutti gli anni faccio un viaggio in un posto
diverso del mondo e ci rimango per un mese e mi diverto un mondo!". "Si',
ma io ho una cosa che tu non hai!". "Io ho tutti i giochi piu' divertenti e
piu' disparati di questa terra, non faccio altro che spassarmela dalla
mattina alla sera...". "Si', ma io ho una cosa che tu non hai!". "MA COSA
E' QUESTA COSA?? (esasperato)". "IL CANCRO!".

40. Un ricco industriale si e' suicidato buttandosi dal decimo piano. La
polizia sta indagando. La segretaria del suicida e' a colloquio con
l'ispettore. "No. Non sono stata la sua amante. E` vero che mi ha aumentato
lo stipendio tre volte quest'anno, e che mi ha regalato a Natale una
pelliccia di visone. Due giorni fa mi ha fatto mandare a casa un collier di
brillanti e ieri mi ha regalato quest'anello di rubini, non posso negarlo,
ma non ero la sua amante. Stamattina mi ha detto che si era innamorato di
me. Mi ha anche chiesto quanto volevo per andare a letto con lui. Dapprima
mi sono seccata, poi ho pensato che era stato tanto generoso con me che,
anche se non mi piaceva potevo farlo. Allora gli ho detto: 'Senta,
commendatore. I colleghi dell'ufficio di solito mi danno diecimila lire ma
lei e' stato cosi' buono con me che, se vuole, mi accontento di cinque'. E`
stato a questo punto che si e' buttato di sotto!"

41. Una signora, povera ed ignorante, fa una ricca vincita al lotto. Decide
quindi di festeggiare in un ricco albergo di Napoli e si presenta alla
reception urlando con arroganza: "BONGIORNO, vulesse na stanza, a chiu'
bella e grande ca' tenite". "Signora, la prego, abbassi la voce! In che
cosa le posso essere utile" dice il portiere con molta calma. "E NON CI
SIAMO CAPITI. VOGLIO NA' STANZA GROSSA E BBELLA" sempre in modi molto
sguaiati. Allora il portiere fa accompagnare la "signora" dal facchino. "E
NNO'! IO TENGO I SOLDI E VOGLIO NA STANZA PIU' GROSSA E BELLA". "Signora
non si preoccupi, si accomodi". "EE NNNOOO!IO TENGO E SOLDI E VOGLIO NA
STANZA PIU GROSSA E BELLA". "Ma non si preoccupi, signora -incominciando ad
arrabbiarsi- si accomodi". "EEEE NNNOOO! IO TENGO E SOLDI E VOGLIO NA'
STANZA PIU GROSSA E BELLA!". E il facchino, arrabbiandosi anche lui:
"SIGNO' (MANNAGGIA A MORTE) TRASITE CHEST' E' L'ASCENSORE".

42. Era un vero ecologo: impazziva di gioia quando non aveva soldi, perche'
si trovava al verde.

43. Date i peli superflui ai poveri (Marcello Marchesi).

44. Concettina, donna semplice e analfabeta, abita nel quartiere piu'
povero di Napoli. Credendosi incinta va dal dottore che consegnandole un
raccoglitore le dice: "Mi porti un campione di urine". Concettina torna dal
marito e gli chiede spiegazioni di quello che gli ha detto il dottore. Ma
anche il marito (stessa estrazione sociale) non sa bene cosa vuol dire
'campione di urine' e le consiglia di andare dalla sora Peppina che sta al
piano di sotto. Poco dopo Concettina ritorna dal marito tutta pesta e con i
vestiti stracciati. Il marito le chiede che cosa le sia successo e la
Concettina risponde (in napoletano): "Ho chiesto a quella zoccola della
Peppina cosa vuol dire un campione di urine e lei mi ha detto: 'Va a
pisciare!' e allora io le ho risposto: 'Ma va a cagare tu' ... e a quel
punto abbiamo cominciato a darcele di santa ragione..."

45. Da bambino volevo un cane. Ma i miei erano poveri. Cosi' mi comprarono
una formica. (Woody Allen).

46. E' duro essere negro. Ti e' mai capitato di esserlo? A me si', una
volta, quando ero povero. (Larry Holmes).

47. Qual e' l'aria preferita di Paperon de' Paperoni? Sol Do Fa Sol Do.

48. Su un muro di Bogota': "Proletari di tutto il mondo unitevi!". Sotto,
di altra mano: "Ultimo avviso!".

49. Voglio solo un uomo che sia dolce e comprensivo. E' forse chiedere
troppo a un miliardario?

50. Qual e' il profumo preferito dagli straccioni ? L'assenza di lavanda.

51. Era cosi' povera che nell'accendisigari metteva del diesel.

52. "A proposito di illeciti arricchimenti politici, non vorrei esagerare
dicendo...". "Esageri ; soltanto l'esagerazione puo' avvicinarsi al vero".

53. La F.A.O. ha indetto un concorso mondiale con 100 milioni di premio per
il miglior bozzetto che dia un'idea sul problema della fame nel mondo. Tra
decine di pittori e bozzettisti di fama mondiale il premio e' stato
assegnato con enorme sorpresa a Ciro Esposito, oscuro disegnatore di
Napoli. Tutte le televisioni hanno partecipato alla presentazione del
bozzetto vincitore: un buco di culo con una ragnatela!

54. In Russia c'e' una trasmissione radiofonica che e' seguita ogni giorno
da milioni di ascoltatori: e' quella del prof. Gregoriev che risponde a
domande sul sesso. Un giorno telefona una ragazzina di 15 anni che chiede
un po' imbarazzata: "Presto mi sposero'. Come posso non macchiare le
lenzuola la prima notte di nozze?".  Il prof. Gregoriev risponde subito:
"Basta semplicemente procurarsi un po' di sapone". E la ragazzina: "Ma dove
trovo del sapone?". Allora Gregoriev: "Senti, ragazzina, tu sai bene che
questa trasmissione e' in diretta, e pertanto bisogna stare attenti a non
andare troppo oltre... le vostre domande debbono rimanere entro la decenza!"

55. Dite che state male? Pensate a come si sente il giardiniere di Gelli.
(A proposito del ritrovamento di 300 Kg di oro tra le fioriere di Villa
Vanda).

56. Un miliardario vittima di un incidente stradale e' in casa tutto
ingessato e si rompe le palle da morire. Cosi' si attacca al telefono:
"Pronto? E' il negozio di giochi e passatempi? Senta signorina, malgrado
tutti i miei miliardi io sono solo in casa e mi annoio a morte. Avete
qualcosa per farmi passare un po' di tempo in allegria?". E la commessa
risponde immediatamente: "Mi faccio il bide' e arrivo di volata!!!"

57. In un salotto moderno alcune neo-ricche parlano di un nuovo lavoro
letterario. "Puah! - dice una - Conoscete l'autore? Un presuntuoso che non
sa scrivere due righe senza uno sbaglio d'Orticoltura". Un'altra signora
strizza l'occhio alla sua vicina e le dice sottovoce: "Che ignorante! ...
Voleva dire un errore d'ortopedia".

58. Era una citta' cosi' povera che la donna cannone locale pesava 70 chili.

59. Un ricco industriale fallisce e un giorno dice alla moglie: "Cara, se
tu sapessi cucinare un po' potremmo licenziare la cuoca". E la moglie:
"Certo, caro! E se tu sapessi fare all'amore potremmo licenziare l'autista!".

60. Tutte le ereditiere sono belle (Assioma di Dryden).

61. Berlusconi e' cosi' convinto che con i soldi si puo' fare tutto che,
quando va a pescare, come esca usa l'American Express (Gino e Michele).

62. Un mendicante dall'aria particolarmente malconcia si rivolge ai
passanti che si affrettano per le ultime compere natalizie. Non si capisce
bene se cerchi di impietosirli o di stimolarne la solidarieta',
infastidendoli con una litania fra il lamentoso e il tragico: "Aiuto! Sto
morendo! Ho una terribile bronchite, sono pieno di catarro, guardate come
sto male. Datemi un po' di soldi che vado a curarmi a Baden Baden". Un
signore distinto, che sembra non avere particolare fretta, e' colpito dalla
perorazione del mendicante. Gli si avvicina e gli dice: "Senti, pezzente.
Tu hai una bella faccia tosta! Per un po' di bronchite e di catarro
vorresti curarti a Baden Baden che e' il posto di cure termali piu' caro al
mondo, dove vanno soltanto i ricconi?". "Senti" risponde il questuante, "se
mi vuoi dare qualcosa, bene! Se non vuoi darmi nulla, pazienza! Ma quando
si tratta della mia salute, io non bado a spese".

63. Un poveretto dall'aspetto bonario e un po' dimesso sta cercando una
via, ma non riesce a orientarsi. Decide di chiedere un'informazione a una
ricca signora che sta passando tutta ingioiellata: "Mi scusi, saprebbe
indicarmi dove si trova piazza Garibaldi?". La signora lo guarda con
sufficienza e poi inizia a indicargli la strada con aria di superiorita':
"Allora, faccia attenzione buon uomo. Deve prendere corso Cavour e
percorrerlo tutto fino in fondo (e dicendo questo gli sventola davanti al
naso una mano pesantemente inanellata d'oro). Li' trovera' una piazza.
Prenda la prima a destra (indica la svolta con l'altra mano ancora piu'
carica di anelli d'oro). La percorra fino a meta' (altro sventolio di mani
inanellate davanti al naso), poi giri a sinistra (altra svolta davanti al
naso con mano inanellata) e passi sotto un sotto passaggio (e dicendo
questo passa una mano dentro una pesante catena d'ora tutta lavorata che
porta al collo), quindi giri a destra (e si sistema due grandi bracciali
sempre d'oro al polso sinistro) e finalmente si trova in piazza Garibaldi.
Ha capito, buon uomo?". Al che il poveretto, scansandosi con un dito il
labbro sinistro e mostrando una capsula d'oro, risponde: "Fi. Graffie
tanto!!".

64. Noi siamo qui a ridere e scherzare e intanto fuori c'e' gente che non
ha neanche i soldi per comprarsi una Range Rover (Gene Gnocchi).

65. Di famiglia povera non potendosi iscrivere alla Bocconi, si iscrisse,
di fronte, alla Spizzichi (Felice Scirea).

66. Era talmente povero che i passerotti gli portavano le briciole di pane
sul davanzale. Ma era talmente sfigato che le formiche gliele mangiavano
tutte! (Eros Drusiani).

67. Quando pioveva portava i figli alle vetrine dei negozi a vedere i
ricchi che compravano gli ombrelli.

68. Vorrei morire ucciso dagli agi. Vorrei che di me si dicesse: "Come e'
morto? Gli e' scoppiato il portafogli". (Marcello Marchesi)

 

69. A casa nostra, nel caffelatte non ci mettiamo niente: ne' il caffe',
ne' il latte. (Toto' da 'Miseria e nobilta')

70. Era cosi` povero che riceveva pacchi dono dal'India.

71. Mi sono fatto strada dal nulla ad uno stato di estrema poverta'.
(Groucho Marx)

72. Conoscevo un ragazzo talmente povero che era costretto a farsi le seghe
di seconda mano...

73. La situazione economica e' grave ! Una volta c'erano in giro pochi
contanti. Oggi ci sono in giro tanti con... pochi.

74. Due persone molto ricche divorziarono. I loro avvocati vissero a lungo
felici e contenti.