MANUALE DI SOPRAVVIVENZA
DEL 
MEDICO


Testo di Giuseppe Ressa

Illustrazioni di Enzo Brizio 



L'impulso a scrivere questo manuale e' nato da una profonda crisi spirituale che ho vissuto dopo le prime lunghe ventiquattr'ore di professione.
All'Universita' mi era stato insegnato che i pazienti erano esseri remissivi i quali, prima di venire in studio, si facevano il bagno e indossavano il vestito della festa; obbedivano, inoltre, senza discutere, alle prescrizioni mediche.
In realta' spesso mi sono trovato davanti dei personaggi in tuta da ginnastica ed il periodico della salute sotto l'ascella, i quali mi impartivano ordini o minacciavano di denunciarmi al Tribunale dei diritti dei malati se non redigevo certificati di malattia falsi.
Ho pensato quindi di tentare di salvare la mia salute e quella dei colleghi scrivendo questo testo che ha finalita' sia di mutuo soccorso che scientifica.

 


L'autore e' presidente della S.I.S.M. ( Societa' Italiana per la sopravvivenza dei Medici), organizzazione si'- profit, si e' laureato in Medicina e Chirurgia grazie alle telefonate di potenti uomini politici, si e' specializzato in Nientologia dopo l'ammissione con un concorso truccato.
Libero docente, in virtu' del matrimonio con la figlia di un titolare di cattedra, e' immune "odoris causa" da qualsiasi incompatibilita', per cui assomma alla sua persona, ad interim, i seguenti incarichi : professore universitario, primario ospedaliero a tempo pieno, medico di famiglia a massimale illimitato e direttore generale di una ASL.
Falso autore di numerose pubblicazioni scientifiche, redatte in realta' dai luridi assistenti, e' stato protagonista, in prima fila, di battaglie a profondo contenuto etico come quelle in favore della "eutanasia attiva" nei confronti dei pazienti morosi e della depenalizzazione totale degli atti medici.

 

 


Il vignettista e' invece una persona MOLTO seria, ideatore e moderatore della mailing list di Clinica Medica "Ippocrate", autore di "Med News " dove traduce mensilmente i lavori medici piu' importanti delle piu' autorevoli riviste internazionali, ha pero' il vizio del pennello e per questo motivo l'autore del testo ne approfitta in maniera sconcia.