Attraversando la Sicilia

 

Franca Rivarola

 


Verdi distese che nel mese di Giugno assumono un colore d’oro brillante, sono le spighe del grano che alla luce del sole ondeggiando al lieve venticello di ponente abbagliano la vista invitando lo spettatore ad immergersi in loro per percepirne tutto il profumo.

Distese di alberi dai cui rami scendono pendule “sfere”di diverse grandezze e colori: arancio, giallino pallido o giallo tendente al verdastro; altri, rosso vermiglio, che propagano tutti profumi intensi che si percepiscono anche a distanza notevole, sono gli agrumi di Sicilia, e Palermo ne vanta la maggiore estensione, da qui’ il nomignolo datole di “CONCA D’ORO.”

Sulle colline fitti alberi dalle grandi chiome, sono le querce dei boschi delle Madonie, e, pinete, frassini, cipressi, e tanti altri.

Ad est v’è un monte di una bellezza inverosimile, un vulcano che per le sue diversità naturali e per la sua grandezza lascia quasi impietriti gli osservatori; in cima ad esso la neve anche nei mesi estivi, e sottostante la lava che scorre lungo i pendii del monte fuoriesce dalle varie bocche, rossa, fiammeggiante, bollente ,ed ai suoi piedi, nelle valli, vegetazioni meravigliose di ortaggi, agrumi, fiori ecc.

Vigneti ed uliveti coprono una grandissima estensione di questa terra, che offre al visitatore uno spettacolo naturale di incomparabile bellezza.

Fiumi, torrenti, mari solcati da grandi navi, porti, barche, motoscafi, barche a vela, surf ecc. E poi cascine, fabbriche, industrie, strade ferrate, autostrade, stradoni campestri che invitano gli amanti delle biciclette a percorrerle, campi di papaveri,ginestre, agavi e così via,non si potrebbe mai finire di elencare tutto; massi enormi che per la loro grandezza incutono timore, alte pareti di roccia a strapiombo sul mare, interminabili estensioni di bianche pietre di svariatissime forme che al sole sembrano emanare luce come lance sguainate, o come raggi di luci accese nella notte buia. Tutto ciò che si può desiderare di vedere, si trova in questa terra, un tempo abitata da uomini grandi forti imbattibili, i Ciclopi ( che secondo la leggenda erano uomini con un solo occhio, al centro della fronte).

Questi Ciclopi, oggi meno fantasiosi ma “umanizzati”, esistono ancora; sono uomini di forte carattere e volontà che non si lasciano sopraffare dalle calamità, dalle sfortune, dal tempo, sono simili a quelle rocce, sembrano eterni poiché anche dopo la loro morte, il loro ricordo rimane fra quelle pietre come testimoni d’immortalità.

Tutto inebria, tutto è” combinato” dalla natura per stupire, e vedendo tutto questo si ha la sensazione di essere in dolce e carezzevole balia delle onde del suo mare. Il sole quasi mai celato neppure in inverno dalle nuvole è sempre caldo, acceso, luminoso, l’aria è fine e trasparente, la vita fra tanto splendore, si prolunga, nulla stanca; mai si dovrebbero lasciare luoghi tanto incantevoli!!

Intorno ad essa le isolette: le Eolie offrono giorni per vacanze indimenticabili, Pantelleria con i suoi famosi vigneti di uva ZIBIBBO dalla quale si ottiene un vino famoso in tutto il mondo, ed il mare proprio fra la Sicilia, l’Africa e Pantelleria la cui trasparenza fa scorgere nel suo fondale tutta la flora marina di svariatissimi colori che neppure il pennello del più abile pittore potrebbe mai riprodurne la realtà, ed inoltre vi si trovano anche reperti archeologici da rimanere stupiti per la quantità.

Spiagge di sabbia quasi bianca che incita a distendersi su di essa come su un morbidissimo letto di piume.

Città di bellezze inaspettate dove si possono ammirare templi greci grandi monumenti e opere d’arte, piccoli paesi risalenti a civiltà antichissime testimoni di etnie provenienti da tutte le parti del mondo, e anche da questi la Sicilia ha ereditato intelligenze, caratteristiche fisiche, culturali,ecc. sapendole armonizzare fra loro e farle proprie.

Basti pensare la varietà di vocaboli del suo dialetto( lingua), derivanti dall’arabo,dal francese, dal tedesco ecc.,le cui frasi idiomatiche non possono essere tradotte neanche in italiano perché non esprimerebbero il concetto dell’espressione enunciata, qualsiasi traduzione ne diminuirebbe l’effetto.

Il suo folklore è uno dei più invidiabili per spettacoli cittadini e rurali, per i colori e la bellezza dei costumi, per le danze, le famose tarantelle, il teatro dei PUPI siciliani ( i più famosi quelli di Palermo e Catania) anch’esso noto in tutto il mondo, da non trascurare gli autori in lingua siciliana che hanno saputo rendere tutto ciò che esiste in questa terra VERO ED UNICO.