Pomeriggio festivo in sala operatoria
Francesco Brancati
l'infinito orizzonte
si allarga
Mille gocce di luci
riempiono il buio del crepuscolo
Viscido come un
serpente il traffico
è là immobile
Una voce fanciulla
mi chiama
"Dottore siamo pronti"
Due lampade
illuminano
la notte chimica
Il male è lì
fermo immobile
Si lavora costante
in silenzio
Le ferraglie della macchina
han rubato il tuo respiro
Ma tu, mente
vinci
e di nuovo i tuoi occhi
vedranno miriadi
di cristalli illuminati.