Conosci Pinocchio?

 

 (Franca Rivarola)

 

 

 

Conoscerai  senz’altro il libro”Pinocchio”, mi chiese il mio amico Riccardo, cosa ne pensi? Io francamente gli risposi:-

Il racconto di Collodi, Pinocchio, è stato tradotto in varie lingue, quindi è ovvio dire-:Piace a tutti. Io non l’ho mai letto. Fin da bambina, sono stata restia ad intraprendere questa lettura. Non saprei dire il perché, avevo ed ho sempre provato avversione per la figura di Pinocchio. l’ho, sempre percepito come un essere inanimato, freddo lontano, falso, proprio come un pezzo di legno qualsiasi. Pur non avendo letto il libro ne conosco il contenuto attraverso cartoni animati, film,fumetti, e per averne  letto qualche pagina. La figura che mi ha, invece, incuriosita è il personaggio GEPPETTO. Riflettendo su di essa ( figura), è facile notare, che ogni essere umano ha sempre sentito il bisogno,come si sa,  di essere padre, di essere madre,  a prescindere da qualsiasi estrazione sociale, intellettuale, e cosi via, si provenga. Geppetto nel “costruire” il suo burattino è madre, poiché è la madre che “costruisce”il figlio nel suo utero, è padre in quanto ha gli strumenti, gli “attrezzi”a lui congeniali ( martello,ascia, scalpello ed il pezzo di legno) per creare il suo “BURATTINO .In Geppetto le due figure, viste da me, si sommano in una sola,forse è per questo che non sono mai stata attratta da questa lettura. questo insieme di ruoli , non mi è congeniale .La famiglia, da che esiste, come struttura sociale è sempre stata composta da genitori di ambo i sessi( oggi potrebbe essere diversa con i matrimoni gay). I ruoli dei genitori sono ben  distinti, avendo essi compiti diversi. La natura umana di un uomo, e di una donna per costituzione fisica, cerebrale è molto diversa l’una dall’altra. Confondendo i ruoli od unificandoli, non si possono trasmettere ad un bambino né l’uno, né l’altro, e quindi venendo a mancare questa armonia di ruoli non vi  può essere alcuno  sviluppo mentale, civile, sociale, accettabile ed armonioso E’ il continuo confronto fra gli opposti che può far riflettere e maturare un individuo. Da un altro canto questo libro, osservandolo da un punto di vista critico, dà l’opportunità di dire-: E’ TUTTO, ed il CONTRARIO di TUTTO. In  "Pinocchio" esiste il concetto di bene e di male, di onestà e disonestà, di amore e disamore, di correttezza ed il suo contrario. Ognuno può manovrarlo, secondo il proprio punto di vista e, attribuirgli ciò che si vuole. Potremmo definirlo semplicemente un racconto, una fiaba, o un  libro didattico, educativo e NON. Si potrebbe dire tanto. Forse è questa, la chiave del suo successo nel mondo.