IL PAGLIACCIO

 (Franca Rivarola)

 

     
Ella felice correva fra il verde dei prati e rideva.

La gioia di vivere che era in lei,che traspariva da ogni movimento della sua figura, e la sua corsa sfrenata ed ondeggiante, ma nello stesso tempo composta, disegnava sull'erba calpestata semiellissi, i suoi movimenti leggiadri che facevano pensare allo svolazzare delle libellule, esprimevano tutta la sensualitą del suo corpo esile, ma ben fatto,suscitavano pensieri di desiderio.

Ma ecco lą un papavero dalla sua bella corolla rossa, ella si china, sta per recidere quel fiore, ma la sua bella mano sottile si ferma, accarezza quella corolla e poi fugge.

Ella ride, corre e ride.

Passano gli anni; la vita a lei aveva riservato tante amarezze, brutture,delusioni,tristezze; ma ella ride, continua a ridere di un riso beffardo, quasi volesse nascondere a tutti il suo amaro destino, sembra il riso di un pagliaccio durante una recita.

- Ma cosa fai? Le dicono ridi ? Come puoi ! La tragedia che dovrebbe affliggerti non ti tocca minimamente?

Ma ella guarda e ride.

Trascorrono ancora gli anni; la vita continua ad essere impietosa con lei, ma ella ride, e ride......

Adesso quel pagliaccio non ride pił, ha sulle labbra soltanto un " sorriso "di dolore.