EBM e Arte Culinaria
Marco Ragazzini
Come non rimanere affascinati ascoltando il linguaggio elegante, colorito ed
allo stesso tempo preciso con cui un grande cuoco descrive una ricetta culinaria! Sembra
reciti una poesia o racconti un romanzo dalla trama avventurosa. E' inebriante sentire
descritta la potenza che hanno certe spezie ed aromi nel modificare il sapore degli
alimenti compenetrandone e modificandone in modo sublime la materia.
Probabilmente e' proprio a causa della potenza di questi ingredienti che, nell'arte
culinaria, abbondano i termini per descrivere le piccole quantita'. Accanto ai classici
"pizzico", "velo", "spruzzo", "goccia",
"cucchiaino raso" vi sono anche i piu' poetici e surreali: "nuvola",
"ombra", "pensiero", "idea".
Di fronte ad una tale maestria artistica (anche nel linguaggio) del cuoco, non c'e' da
meravigliarsi se, nel corso dei secoli, un altro dispensatore di ricette, il Medico, che
da sempre ambisce ad essere considerato un artista, abbia provato un misto di ammirazione
ed invidia.
Purtroppo pero' fino a pochi anni fa la medicina non disponeva di "ingredienti"
cosi' attivi come le sopracitate spezie ed aromi; per questo motivo, nonostante gli sforzi
degli aspiranti artisti, le ricette mediche mantenevano un'assonanza dura e volgare:
"salasso", "emetico", "rivulsivante", diuretico",
"anticatarrale", ecc... sono termini non
compatibili con un educato sentimento artistico!.
Per fortuna negli ultimi anni la scienza farmaceutica moderna ha colmato la lacuna
fornendo alla classe medica preparati potenti ed affidabili.
Certo i Medici nel frattempo sono cambiati! Ma lo spirito artistico e' rimasto radicato in
molti, specie in coloro che possono fregiarsi del titolo di "specialista" (lo so
bene perche' sono stato uno di loro).
Ecco infatti comparire ricette artistiche, degne del piu' esperto gourmet.
Un esempio:
Pz postinfartuato -> ticlopidina 250mg/die (*) + enalapril 5mg/die (**) + ranitidina
150mg/die. Potremmo tradurla cosi': Ticlopidina un pizzico + enalapril un pensiero +
ranitidina due bei cucchiai ricolmi. Quale originalita' e fantasia, prevenire gli effetti
collaterali di due "ingredienti" probabilmente inutili perche' sottodosati, con
un terzo inutile perche' inutile, ma a dosi piene. Forse quel paziente dopo un paio di
anni di completa assenza di bruciori epigastrici avra' un nuovo infarto, ... ma chissa'
come si saranno ... insaporite le sue carni con le sostanze sopracitate!.
La ranitidina nelle ricette specialistiche viene usata come in arte culinaria si usano il
parmigiano ed il prezzemolo (si mettono un po' dappertutto) o come il latte (si usa per
spegnere i sapori troppo forti).
Un altro farmaco dall'uso un po' particolare e contraddittorio e' il diuretico
nell'ipertensione. Lo si potrebbe paragonare alla noce moscata nei passatelli: andrebbe
sempre aggiunta pero', siccome ad alcuni non piace, i ricettatori cercano di non usarla
oppure di nasconderne un po' il "sapore" con altri "aromi".
Anche in questo caso l'industria farmaceutica aiuta il Medico artista che puo' finalmente
ricettare correttamente "nascondendo" il fondamentale diuretico fra altri
"ingredienti".
Qualche esempio:
1) Pz. iperteso -> captopril 25mg (***) + idroclortiazide 50mg e cioe' Captopril un
ombra + idroclortiazide un bel cucchiaio.
Ma c'e' di meglio.
2) Enalapril 20mg uid (****) + idroclortiazide 6mg. Direi dunque: enalapril due spruzzi +
idroclortiazide un ombra.
E ... dulcis in fundo: che dire del diabete mellito?
pz. diabetico -> associazione di glibenclamide + metformina 1/2 cp. al mattino cioe'
glibenclamide un'idea + metformina un pensiero.
Di fronte ad una tale maestria specialistica nell'arte della ricetta consiglio ai MMG di
specializzarsi nei "vini". Un buon sommellier, si sa', e' capace di far
risaltare ancora di piu' i pregi di una buona ricetta.
Personalmente consiglio l'associazione di una buona soluzione Schoum di annata (di un bel
giallo limpido e trasparente) con le ricette per epatopatici e gastropatici ed un buon
sciroppo alla carbocisteina o all'ambroxolo (dipende dai gusti) nelle ricette per
broncopneumopatici.
Con questo cari Colleghi miriani vi saluto e torno nel mio tormentato silenzio (sto
anch'io chiedendomi se se la vita e' MIR o se MIR aiuta a vivere meglio).
Buon appetito a tutti