CAMICI BIANCHI E CAZZATE MORTALI

Dino Leonetti


Dal video il pappagorgico spikkerr declama, mentre con la mano sotto la scrivania titinna con fulminea grattata il trittico sottopubico nella sua interezza:"Ennesimo caso di malasanita': il signor Chevulitedame' viene dimesso con una diagnosi errata per un referto smarrito e dopo otto mesi di incolpevole ritardo scopre che poteva curarsi prima e sopravvivere. Nello stesso ospedale per un esame ritenuto inopportuno, un ecg ad una cardiopatica con dolore al petto, probabilmente la signora Mannaggiallamiseria non sarebbe deceduta dopo 48 ore..." blablabla, insiste il teleparlatore con sonnolente cantilena e con un paradossale sorriso da imbelle stampato sul faccione (un interessante caso clinico).
Ecco, vedi, bastava poco, egregio collega. Come potevo non rendermi conto che i parenti non avessero ragione ? Hanno fatto cazzate, cazzate mortali...

E' Dino, lo scapigliato e sempre incasinato medico in genere, rivolgendosi a un gruppo di camici bianchi che si agitano davanti a terminali distribuiti nello stanzone bianco, con un occhio allo schermo gigante sintonizzato sul tiggi'.
... 'azzo dici? - ora e' Paolo, l'universitario dell'Hospital, proveniente da Londra con il volo vattelapesca - e' colpa del sistema, con una doppia e una tripla data per perdente a pareggio fisso, i colleghi ospedalieri avrebbero vinto un miliardo di sputacchi in meno, la realta' e' che nel primo caso il referto non ha gambe proprie e non si decide ad alzare le chiappette spiegazzate e a recarsi dal proprio legittimo proprietario, come succede in Disneyland...e poi, scusa, il signor Chevulitedaloro poteva anche rivolgersi altrove, non so, in un'osteria...che ci puo' fare un povero collega ospedaliero? Che colpa ha, si e' dimenticato di dare il referto al paziente, embe'? Si puo' fermare il destino ? Tutti dobbiamo crepare, TUTTI! Ma siamo impazziti? E' colpa degli impazienti, se quel tizio, il tuo caro Chevulitedanoi, fosse andato dal mago Zurli', avrebbe previsto il futuro e tutta la scienza, soprattutto la nostra, quella degli SPECIALISTI ospedalieri, sarebbe ritornata ad occuparsi delle emorroidi e del ciclopentanoperidofenantrene, cose veramente serie e meritevoli della nostra attenzione! Dino, perche'dici che i miei colleghi ospedalieri hanno fatto cazzate mortali, sii democratico, non dovevi dirlo, altrimenti....!

E agitando un pugnone in aria lancia uno sguardo strabico ma feroce allo scapigliato, che nel frattempo sta scaccolandosi il naso con fare flaccido e lo osserva con lieve ptosi palpebrale valium-indotto.
Riccardo da lontano:
Io da una vita rompo i coglioni a tutti, viva gli specialisti professoronzi ! Aho' non mi crederete mica ? Dicevo per dire...ah ah ah

E ride a crepapalle, nessuno capisce cosa voglia dire, ma questa non era una novita', in quel posto nessuno capiva quello che diceva l'altro (come ho detto? sta' cosa che ho scritto non l'ho capita..)
Cazzate mortali cazzate mortali CAZZATE MORTALI - non si ferma piu' il redivivo Dino, che all'improvviso si mette ad urlare facendo svolazzare caccole nel raggio di venti metri, in piena fase maniacale- ho ragione io, tu cattivo, io buono. Io al posto del signor Chevulitedaqua avrei fatto una sfinterotomia a crudo a tutti i medici che mi capitavano a tiro, ma come, ma perche'...

Gli altri, liberandosi da residui organici caduti a pioggia, tirano un sospiro con compassionevole mormorio, sanno che Dino e' un caso grave, un po' lo capiscono e un po' lo vogliono sopprimere.
Beppe deve dire la sua, mentre si sistema il pannolone:
La realta' e' che c'e' una poverta' etica, la vera vittima e' il povero utente. Ma perche', egregi colleghi, non la smettete di darvi tozzate craniche e usate i decrepiti residui neuroni per riflettere, lo so, avete la ruggine sulle sinapsi, ma ci penso io - e diete un cazzottone a ciascuno, a Dino nell'occhio sinistro e a Paolo in quello destro, forse aveva una ragione politica- non lasciatevi prendere dall'OMERTA' COGNITIVA e dalla nefasta fattibilista popperiana...buona notte!

I due di guardano nell'occhio, quello ancora non pestato, per cercare di capire se l'altro aveva capito. No, non avevano capito e in piu' avevano allucinazioni mistiche, vedevano stelle e angioletti dappertutto.
Di fronte a tale offensivo atteggiamento, Beppe riprese a ragionare, sistemandosi la dentiera:
La gente va in ospedale e pretende di essere curata, ma cari ottusi colleghi, chi alimenta in primis queste aspettative, chi suona quotidianamente il trombone del trionfalismo, dell'onnopitenza e dell'INFALLIBILITA' della medicina? Non certo l'ultima ruota del carro, il paria-cogliones senza tecnologia e potere,il "generico" che per definizione sbaglia piu' di tutti...mi rivolgo a te Paolo, mi rendo conto che chiedere un po' di umilta' ad uno specialista, formato, cresciuto e pasciuto nel mito dell'infallibilita' della scienza, sia arduo se non una"mission impossible".Non altrettanto per i paria-cogliones che devono, per forza di cose coltivare l'umilta', se non altro per il fatto di essere oggettivamente, appunto, l'ultima ruota del carro trionfante. Insomma, egregio collega ospedaliero SPECIALISTA, vaffanculo !

Massimo aggiunge, pompando il suo sapere in una zampogna mongolfierica:
Certo Beppe, che vada pure in codesto o coquello sito, adunque, ma non lo vedi che sta schizzato? E poi per la verita' in ospedale e' un casino, anche da noi c'e' un po' di casino. Referti di qua' referti di la', non si capisce piu' niente. Ecco, se costoro muoiono la colpa non e' nostra, e' del casino.

A questo punto chi ha capito comincia a guardarsi intorno e cercare dove sta questo animale sconosciuto con il "nasino" (cosi' hanno capito) che fa morire le persone che vengono in contatto con i medici, ma non ci riescono, c'e' un casino dappertutto.
· Usate la cartella robotica !

E' Giorgio, noto per essere un gentiluono e cortese, che ha gridato dal fondo del salone.
Beppe reinterviene, non prima di essersi sistemata la protesi acustica:
In ogni caso sentenzio: la prima storia, quella del referto smarrito con il decesso del noto Chevulitedaqua, mi sembra un esempio Kafkino di deresponsabilizzazione organizzativa (quindi non capisco che Kafkzzo vogliono dai medici).La seconda, quella della Mannaggiaallamiseriaproprioame, invece, mi sembra assai diversa e meritevole di un approfondimento epistemologico-cognitivo da fare in altra sede (quindi non sono cazzi miei).

Dino sta in fase catatonica, occhi sbarrati e orecchie pendule, capelli arruffati, dita arruffate, circonvoluzioni arruffate,lancia un comunicato, dichiarandosi portavove di un fantomatico club, chiamato CREMAMI (Cadaveri Riuniti E Morti Ammazzati da Medici Infallibili):
I vermi riuniti in assemblea generale ringraziano e festeggiano le giuste osservazioni dei dottori intervenuti a favore della loro nascita dai cadaveri di inutili esistenze, colpevoli di aver disturbato le ricerche metodologiche e le fini disquisizioni sulla professione medica nel mentre questuavano impertinenti assurde aspettative (sedicenti "prestazioni sanitarie regolarmente pagate"). Sperando di incrementare il loro numero da altri atti medici giustificabili e ricolmi di identica amorevole attenzione vermofila, porgono i piu' vischiosi saluti.

Agli altri di questo appello importa come alla dieta un fico secco.
Paolo ritorna alla carica, a lui basta muovere un mignolo (sulla tastiera) per sabarazzarsi degli altri:
Contesto vivacemente e mi dichiaro altresi' prigioniero politico, il qui presente, sedicente Dino, mi ha infastidito, crucifiggendo gli innocenti ospedalieri con spada appuntita e con scritta HFCM (Hanno fatto cazzate mortali). Ammetto il mio leggero risentimento dinocida. Vi dico io di chi e' la colpa . E' colpa del direttore dell'ospedale, del generico che non lavora 24 ore al giorno per tutti i giorni, dei medici di Guardia, autentiche teste di spelatelli-sbarbatelli (neolaureati di merda)...ma che volete dallo SPECIALISTA ospedaliero ? Ecco, questo significa ragionare con calma e capire dov'e' l'errore. Sia chiaro, trovandoci ancora in democrazia posso ancora dirlo: gli altri (soprattutto i pazienti) hanno torto, io ho sempre ragione !

Piero, noto per essere un ficologo, e' molto preplesso:
Da buon manager qui lo fico e qui lo spiego :ci vuole organizzazione del lavoro.

Max:
· Paolo ha ragione. Dobbiamo capire perche' succedono questi fattuncoli.
Anche a me sono capitati casi simili. A un cardiopatico con precordialgia ho dato gnoccazzolici, perche' il cardiologo ha detto che non aveva un infartazzo ed io, da bravo, gli ho creduto. Poi, un bel giorno, l'illuminazione. L'infartazzo si e' deciso ad accendere ad intermittenza il neon con freccia gigante che indicava il petto e con su scritto: QUI. Seguendo il mio intuito l'ho salvato!
Un coro di approvazione e di stupore da parte di tutti gli altri colleghi, che si chiedono come funzioni un neon siffatto e quale magica conoscenza si fosse impossessata del collega.
Dino accenna all'ammainabandiera e aggiunge sommessamente alla schiamazzante platea che sta acclamando Paolo, salvatore della Scienza, non senza palese disgusto :
Vi informo che sono in partenza referti a forma di supposta gigante, spediti dalla Direzione Sanitaria dell'ospedale, che con l'aiuto degli spelatelli neolaureati si infileranno nei piu' reconditi anfratti corporei di tutti noi e soprattutto degli SPECIALISTI ospedalieri incasinati, mentre macigni acuminati stritoleranno quelli affetti da innocenti amnesie (del tipo: "chi sono io?", "chi sei tu?", "dove sto?", "perche' mi guardi cosi?", "che ho fatto di male?"). Paolo, prima di perire, abbracciamoci !

Tutti piangono di commozione e qualcuno per la felicita', non si sa di che. Paolo con goccioloni di lacrime sassaresi rivolge il suo saluto al piagnone andriese di prima e dice:
Aho' sai che hai proprio ragione ? I colleghi dell'ospedale hanno sbagliato ! Scusami per essere stato diretto con quel pugno sul setto nasale, non volevo fratturarti, solo simbolicamente avvisarti, era solo una reductio ad absurdum ! Hai ragione tu, a parte questo, e' vero che gli sbarbatelli neolaureati non capiscono niente, che i generici devono essere sempre reperibili, che gli SPECIALISTI sono piu' importanti dei generici. A parte tutto cio' scusami se il tono della discussione si e' acceso, ma a me i colleghi piacciono al forno!

Sgomento totale dell'interlocutore, ma interviene Lorenzo:
Eh no, caro Paolo, gli errori si pagano, i generici non provocano un aumento di morti quando non lavorano (al massimo quando sono nel pieno della loro attivita', come e' giusto che sia), lo sbarbatello ti fara' un grande muscolo grande gluteo cosi' ( il gesto e' piu' largo di questa parentesi ), la prossima volta ricordatevi di dare il referto e non rompete piu' le palle.

Antonio, noto specialista in sfere (pallologo) e chiamato da qualcuno "tre culi":
Cari colleghi la palla e' tonda, nella vita come nel lavoro ci vuole un'arma segreta e preziosissima (almeno per le sue precipue funzioni): il cosiddetto culo. Io ad una paziente ho chiesto un rx femore e tacchete: sarcoma ! Ecco un'altro poveroalui con epigastralgia, chiedo un ecg e ritacchete: infarto del miocardio! Grazie per l'attenzione.

Applausi e rispettosa ammirazione.
Tocca a Loris:
Ippocrate l'aveva intuito qualche tempo fa'. "La vita è breve, l'arte è lunga, l'occasione è fugace, l'esperienza è fallace, il giudizio è difficile. Bisogna che non solo il medico sia pronto a fare da sè le cose che debbono essere fatte, ma anche il malato, gli astanti, le cose esterne."

In questo caso si potrebbe dire: "L'amnesia e' vasta, la lingua e' lunga, la morte e' veloce, il lavoro e' penieno, si salvi chi puo', eccetera e ccetera".
Sistemandosi il catetere, interviene Beppe:
Ancora sta storia del colpevole? E basta! E' fin troppo chiaro che nel caso della cardiopatica il comportamento della collega mi e' sembrato subito imprudente ed assai poco saggio...
Si chiamano cazzate, Beppe, cazzate...- pensa Dino, farneticando frasi senza senso.
Caro Max - interrompe Fausto - se ci pensi anche tu potevi non fidarti del cardiologo per quell'infartazzo, seguendo il tuo intuito, ma non e' colpa nostra, molte volte c'e' una tale marea di sintomi e segni che qualcosa puo' sfuggire all'intuito. Condivido quello che ha detto Antonio, a volte ci vuole ...gluteo.
C'e' che chi crede che io abbia pochi dubbi, mentre invece l'incertezza e' mia compagna quotidiana - risponde ad angolo acuto Max

Gabriele con grande pacatezza e millimetrica equidistanza :
Cautela nei giudizi dell'operato del collega, puo' capitare a tutti di sbagliare, quello ha avuto un atteggiamento cattedratico nel valutare gli "errori" degli altri che e' prima incauto, poi indebito, infine autolesionistico, errori che vengono definiti "mortali cazzate" in modo cosi' autoritario..che schifo ! Anch'io mi sono trovato in circostanze diverse in cui due paroline alla "quello" avrebbero potuto mettermi in croce. In ogni caso l'ospedaliero, l'eccelso Paolo, sembra possedere in dose maggiore il buon senso e la tolleranza tipiche di un mdf, mentre il deficiente "quello" dimostra l'approccio meccanicistico e avulso dal contesto che spesso noi rimproveriamo agli specialisti.Che fortuna pero' essere ancora liberi di fare quello che vogliamo,v'immaginate se il deficiente governasse tutti noi?

DIN DON DIN DON !
L'omaccione in camice bianco entra nella sala: "Su' babbei, sbrigatevi, che la pasta si fredda, spegnete sti cazzi di computer e andate a magnare...aho' dottori...MUOVETEVI..." I medici si alzarono fiacchi, Max da' scapellotti di nascosto a Massimo, mentre Beppe si sistema le stampelle , Paolo mette la mano sulla spalla di Dino e insieme chiacchierano, mentre dietro di loro Gabriele osserva con rancoroso sguardo.
Anche quel giorno la campanella della mensa fu precisa e chiara, l'unica cosa che funzionasse cosi' bene in quel Manicomio giudiziario.