"Mare dentro mare"
Giuseppe Risica
ANCORA UNONDA
Verrà unonda pensavo,
mentre giocavo a fingere
la vita,per portarmi
oltre il confine dei sogni.
Ora non gioco più ma fingo
sempre la vita e aspetto
ancora unonda.
ACQUA DI MARE
Non stupirti e non pensare
che sia triste vedere
gocce impazzite strisciare
sulla suola sporca di viaggi
del mio viso. E il mare
che mi porto dentro
come unamata condanna
e stanco di veleno tenta
fughe di tempesta, ogni volta
rassegnato al ritorno.
FIUME
Incomprimibile il sangue
viaggia le mie vene, ottusi
circuiti che saggrappano
al cuore. Ascolto il suo silenzio
che chiede soccorso mentre io
a lui, ormai, non chiedo niente.
Quando è stanco, ogni fiume
si giace tra le braccia del mare.